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al testo di Arcangelo Galante
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Mi svegliava quand'era ancora buio quasi volesse da lontano preannunciarmi il giungere del sole dietro le braccia della notte. Correva la luna a salutarmi invitandomi a scrivere come fossi preda di potenti incantesimi trasportati da stelle che arrivavano a frotte. Parlare e raccontarsi... era tutto ciò che mi invogliava a fare. Scrivendo il tempo scandiva sino a volermi tutta l'anima spogliare. Nudo e scalzo in quell'istante magico percorsi le linee d'ogni variopinta emozione ascoltandone il mutamento. Raccolsi lettere per vestirle di poesia attendendo l'arrivo dell'inaspettato vibrante sentimento. A me scelse di donarsi in gran completo scomponendosi in vocali e consonanti ricamando versi di luminosa ispirazione. Nella mia essenza venne inciso all'unisono ed all'infinito il vestito della poetica accettazione. Scrivere... era tutto ciò che sognavo di svolgere quale compito misterioso dentro all'umano cuore. Inesorabilmente lievitava la voglia di comporre ancor non sapendo d'essere predestinato nel far rifulgere la medesima luce dell'amore. |
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